Era un pomeriggio autunnale, un pomeriggio umido e freddo, e giravo per le strade di Urbino.
Ero un arrabbiato e deluso perché avevo appena saputo, da una breve telefonata, che un progetto creativo, al quale tenevo molto, non era stato “approvato” e, di conseguenza, non si sarebbe realizzato.
Passeggiavo pigramente, senza una meta precisa, cercando di riorganizzare pensieri e idee. Osservavo distrattamente quello che succedeva intorno a me, quando, nella vetrina di un negozio di oggettistica, il mio sguardo è stato attratto da un cartoncino che riportava queste parole:
Non rimanere immobile sull’orlo della strada
non freddare la gioia, non amare indolente
non ti salvare ora, non riempirti di calma
non tenerti del mondo solo un angolo quieto
In fondo al cartoncino, appena visibile, c’era il nome dell’autore: Mario Benedetti.
Pochi minuti dopo, davanti ad una tazza di cioccolata fumante, riflettevo su quelle parole, “Non rimanere immobile”, “Non freddare le gioia”, e mi domandavo come riuscire a ripartire, dopo questa delusione, verso nuovi progetti, come orientare il mio entusiasmo verso altre possibilità …
La hall dell’albergo, quella sera, era insolitamente affollata e rumorosa, ma, visto che nella mia camera il wi-fi non funzionava bene, avevo deciso di ignorare il caos e trovare un angolo tranquillo per scoprire qualcosa di più su quell’autore.
Il brano della vetrina “No te salves” è tratto da “Poesia per la domenica” di Mario Benedetti, autore uruguaiano il cui nome completo è Mario Orlando Hamlet Hardy Brenno Benedetti-Farugia. Nato a Paso de los Toros nel 1920 e morto a Montevideo nel 2009. Benedetti è uno scrittore molto prolifico e “multi genere”: ha scritto racconti, drammi, romanzi, poesie e saggi. Ha avuto una vita molto avventurosa, caratterizzata da un grande impegno sociale e politico, da notevoli difficoltà e sofferenze, da lunghi esili.
Curiosando qua e là per la rete, ho trovato un suo brano davvero stimolante, “La gente que me gusta”, che comincia così:
“Mi piace la gente che vibra, che non ha bisogno di essere spinta, a cui non devi dire di fare le cose, ma che al contrario sa quello che c’è da fare e lo fa, la gente che coltiva i suoi sogni fino a quando tali sogni si impadroniscono della realtà stessa.
Mi piace la gente che ha il senso della giustizia, che lotta contro le avversità, la gente sincera e franca, capace di opporsi con argomenti ragionevoli alle decisioni degli altri, mi piace la gente capace di criticarmi costruttivamente e di fronte, senza ferirmi.
Ho condiviso questo brano, come augurio per il nuovo anno, con amici e colleghi delle community di cui faccio parte ed è “rimbalzato” velocemente su diversi gruppi nei social network … (come diceva John keats, “A thing of beauty is a joy forever”!)
Al momento di inaugurare questo blog mi è venuta voglia non solo di ricondividerlo con te, ma anche di creare una versione “personalizzata” che potrebbe suonare così:
Mi piacciono le persone vivaci, le persone dinamiche,
quelle che si alzano di buon umore o che cercano di diventarlo al più presto, le persone che non si arrendono alle prime difficoltà;
Mi piacciono le persone creative, le persone fantasiose,
quelle capaci di generare decine di idee originali ed interessanti, le persone che mettono colori, sapori e suoni sempre diversi in quello che fanno;
Mi piacciono le persone passionali, le persone avventurose
quelle che hanno voglia di sperimentare nuove idee e nuovi punti di vista, le persone che hanno il coraggio di rischiare il certo per l’incerto;
Mi piacciono le persone allegre, le persone divertenti,
quelle che sanno trovare il lato positivo in ogni situazione, le persone che, con una battuta, rallegrano la giornata di chi le circonda;
Mi piacciono le persone curiose, le persone che osservano tutto, quelle sempre pronte a porre domande stimolanti, le persone che osservano ciò che è sotto gli occhi di tutti e vedono ciò che nessuno vede;
Mi piacciono le persone determinate, le persone concrete,
quelle che riescono a riorganizzare un’enorme quantità di idee, le persone che, con grande fiducia, puntano dritte alla meta;
Mi piacciono, soprattutto, le persone che desiderano migliorare, quelle che sono capaci di mettere in discussione il loro modo di fare, le persone che vivono ogni giorno come una nuova avventura …
Tu che ne pensi?
Salve Giovanni,
l’idea oppure sarà meglio dire il tema di questo blog è molto accativante. Si, c’è bisogna della creatività al lavoro e soprattutto di ri-scoprire anche il sorriso e la gentilezza verso il prossima. Sembra che queste stanno per sparire…
La creatività, idee e strumenti nuovi per ri-svegliare oppure ri-trovare quello che abbiamo perso per motivi varii.
Dobbiamo concentrarsi sul nostro valore invece di farsi paralizzare dagli orrori del mondo.
Complimenti per questo blog.
Ciao Ulrike,
sono d’accordo è necessario riscoprire, soprattutto nei contesti lavorativi, il sorriso, la gentilezza, la collaborazione e, ovviamente, la creatività!
Anche secondo me è più utile e produttivo concentrarci sugli aspetti positivi e su ciò che desideriamo raggiungere …
Grazie per l’apprezzamento
Quelle persone mi piacciono molto.
La tua versione “personalizzata” è anche una sintesi di “come mi piacerebbe piacermi”. Ho 78 anni e potrei dire: potevo fare di più. Infatti lo dico.
Ma voglio concentrarmi su ciò che posso ancora fare. In tal modo faccio un investimanto sulla qualità della mia vita futura (anche gli ultimi minuti di vita) e poi, chissà, …non possa fare qualche cosa di utile per gli altri.
Sono convinto che, il solo cercare di essere creativi ed il cercare di migliorarsi, come persone, ha un impatto positivo saulla qualità della vita …propria ed altrui.
Ora copio volentieri una frase: “Complimenti per questo blog”.
Grazie Ugo,
in questo post ho sintetizzato una sorta di programma, una serie di atteggiamenti e di comportamenti che mi piacerebbe vivere quotidianamente. Apprezzo molto il tuo desiderio (che è anche il mio) di migliorare ogni giorno, indipendentemente dall’età che è scritta sulla nostra carta d’identità 😉