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La tua creatività è in declino?

Creatività in declino, istock

Svolgere una professione creativa oggi è più facile o più difficile rispetto a 10 anni fa?

Magari te lo sei chiesto, più di una volta, quando ti sei trovato in difficoltà nell’ideare una campagna di comunicazione, uno slogan, un nuovo prodotto e servizio, ecc.

iStock ha commissionato alla KRC Research una ricerca, “Free the creative”, per conoscere lo stato dell’arte nelle professioni creative. Sono state intervistate oltre 400 persone, tra i 18 e i 64 anni, che lavorano (come art director, graphic designer, ecc.) in aziende situate in Inghilterra e negli Stati Uniti.

Queste persone operano nell’ambito della comunicazione pubblicitaria e del marketing con differenti ruoli (art director, copywriter, graphic design, ecc.)

Il quadro che ne emerge non sembra molto rassicurante: essere creativi in un mondo costantemente “on-line” è più complesso; come se non bastasse, poi, bisogna produrre risultati in tempi sempre più brevi e con budget sempre più ridotti.

Diamo un’occhiata a quelli che, secondo me, sono aspetti più interessanti di questa ricerca.

 

Dove si “incaglia” la tua creatività?

La maggior parte degli intervistati ha ammesso che gli aspetti che ostacolano di più il lavoro creativo sono tre: mancanza (o carenza) di ispirazione, limitatezza di investimenti e, ovviamente, la scarsità di tempo a disposizione.

Quest’ultimo fattore sembra particolarmente critico: il 70% dei creativi ha confessato che vorrebbe dedicare più tempo al lavoro creativo (tralasciando attività di routine o “burocratiche”), il 63% ha affermato, invece, che non dispone del tempo necessario per la riflessione e l’ispirazione creativa.

Queste frustrazioni incidono in modo significativo, secondo gli intervistati, sulle performance generali: il 60% di loro ha dichiarato che nell’ultimo anno ha avuto delle “grandi idee” che, però, non si sono concretizzate a causa di tempo ed investimenti insufficienti.

Come “liberare” la creatività dalle spire di Cronos?

La pressione temporale tende ad inibire la creatività: lo aveva ben evidenziato Theresa Amabile nel suo celebre articolo “Creativity Under The Gun” .

Secondo la Amabile, comunque, c’è un antidoto: un “robusto” spirito di squadra e una forte motivazione verso l’obiettivo consentono ai creativi di “gestire” lo stress e di far volare la creatività.

 

Dove sei più creativo?

Raramente le idee migliori arrivano quando sei seduto alla scrivania; lo abbiamo evidenziato più volte. Solo un terzo degli intervistati, infatti, indica l’ufficio come un luogo favorevole per generare idee, a condizione, però, che sia ricco di stimoli (Tv, riviste, foto, ecc.)

Il 34% ha delle intuizioni creative in auto o in treno, mentre si reca al lavoro o ritorna a casa. La doccia, o un bagno rilassante, aiutano il 25% dei creativi nell’ideazione, mentre il 22% ottiene ottimi risultati durante attività fisiche blande (jogging, nuoto, ecc.).

Ludwig Wittgenstein, filosofo austriaco, lo aveva detto chiaramente: “Nella nostra scienza le grandi scoperte si fanno in tre posti: in autobus, in bagno e a letto (bus, bath, bed).

 

La tecnologia ti aiuta o ti ostacola?

Il web, i social media, i nuovi software e nuovi dispositivi favoriscono la creatività?
Il rischio di lasciarsi distrarre dalla propria attività e di perdere tempo è piuttosto reale, ma non sembra preoccupare più di tanto i creativi.

Un uso “bilanciato” di questi strumenti rappresenta, per la maggior parte delle persone, un’interessante opportunità per favorire la creatività.

Il 71% dei professionisti ha affermato che i nuovi strumenti tecnologici gli hanno permesso di ottenere risultati molto più creativi.

 

Dove trovi l’ispirazione?

La maggioranza dei creativi è concorde nell’indicare le principali fonti di ispirazione:

1. Musica, non solo la preferita ma anche “escursioni” in generi differenti tra loro
2. Viaggi, soprattutto in paesi e culture differenti dal proprio
3. Chiacchierate con familiari e amici (ne avevamo parlato in questo post)
4. Condivisioni  e confronti con colleghi (anche di altri reparti)
5. Pause con caffè o tè che forniscono “energia” per lo slancio creativo

 

Essere creativi, oggi, è più difficile?

Le performance creative, nelle aziende coinvolte nella ricerca, sembrano in calo: circa la metà dei professionisti ritiene che la creatività stia vivendo un periodo di stagnazione o di declino.

Il settore creativo si è sempre distinto per dinamismo e rapida progressione” – ha affermato Ellen Desmarais, General Manager di iStock, – “Ciò nonostante, le crescenti pressioni derivanti da carichi di lavoro sempre più esigenti e complessi, scadenze particolarmente rigide e budget limitati intaccano e logorano lo slancio creativo”.

Forse è giunto il momento di mettere a punto una serie di “antidoti creativi” per riuscire, in mezzo a tanta complessità, a far brillare la propria creatività.

 

Le richieste più assurde

Per concludere questo post con un pizzico di umorismo ecco alcune richieste dei clienti che non avresti mai voluto sentire:

– Cromatiche: “Rendi il nero … più nero!”
– Zoologiche: “Trova delle ciglia per una gigantesca giraffa in fibra di vetro”
– Minimaliste: “Rendi tutto … più semplice”
– Fantasiose: “Crea un acquario pieno d’acqua e di modelli che nuotano all’interno, in costume”
– Epidemiologiche : “Fallo diventare … virale”
– Cabarettistiche: “Rendi questa pubblicità … più simpatica del 15%”

Quali sono le tue esperienze e le tue riflessioni in merito?

Free the creative, infografica, istock, creatività

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