Curiosità e branding: perché le aziende si chiamano così?

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Da piccolo ero un bambino molto curioso: osservavo tutto, toccavo tutto, smontavo molto e … rimontavo poco (o, comunque, diversamente rispetto all’originale …) e, soprattutto, facevo un sacco di domande.

Con il passare degli anni la curiosità non si è affievolita e, con forme diverse, è spesso presente nelle mie attività e nelle mie giornate. Cerco anche di stimolarla nelle persone che frequentano i miei corsi, perché uno dei tratti di coloro che sono spiccatamente creativi è proprio la capacità di osservare il mondo con occhi attenti e curiosi.

Qualche giorno fa, passando in auto davanti all’IKEA, mio figlio mi ha chiesto: “Papà, perché l’IKEA si chiama così?”. “Mi sembra che siano le iniziali del fondatore …”, ho risposto frettolosamente, ma, oramai, la curiosità era stata scatenata …

Tornato a casa, mi sono divertito a “scovare”, qua e là per il web, alcune curiosità sull’origine dei nomi di brand famosi.

Il mio nome è nessuno

Numerose aziende hanno inserito, nel loro nome, quello del fondatore, e non parlo solo di Agnelli, Benetton o Barilla.

Adidas: il fondatore Adolf (detto Adi) Dassler ha unito le prime lettere del suo soprannome con quelle del cognome.

Audi: Il cognome di August Horch, il fondatore, in tedesco è l’imperativo del verbo ascoltare: “Ascolta!” in latino diventa “Audi”.

Ikea: è un acronimo delle iniziali del fondatore, Ingvar Kamprad, e di quelle della fattoria, Elmtaryd, e del villaggio, Agunnaryd, in cui abitava da ragazzo.

Dimmi dove abiti (e ti dirò il tuo brand)

I luoghi in cui siamo nati, o in cui abbiamo vissuto a lungo, hanno sempre qualcosa di speciale.

Adobe: John Warnock, cofondatore della società, viveva a Salt Lake City (Utah) e nei pressi della sua casa scorreva un ruscello … che si chiamava Adobe Creek

Nokia: l’ingegnere finlandese Fredrik Idestam, nel 1865, costruisce una cartiera sulle rive del fiume Nokianvirta (da cui prende il nome anche la città vicina); successivamente si insediano nelle vicinanze anche un’azienda produttrice di gomma per stivali e una di cavi per il telefono ed il telegrafo: nel 1967 le tre si fondono, costituendo l’odierna Nokia.

Il mio motto è

Ci sono riferimenti culturali, sociali, religiosi, che emergono chiaramente nei valori e negli slogan di un’azienda.

Lego: deriva da “Leg Godt” che, in danese, vuol dire “Gioca bene!”. In latino “Lego” significa “raccolgo, metto insieme”, ma sembra che si tratti solo di una coincidenza.

Nintendo: è la trascrizione del nome giapponese “Nintendou”, in cui “Nin” significa “fidato” e “Ten-Dou” “paradiso”.

Reebok: in Sudafrica vive un’antilope capriolo (Pelea capreolus), un animale molto elegante e veloce, che gli autoctoni chiamano “Vaal Rhebok”; Joe e Jeff Foster, fondatori dell’azienda, hanno trovato questo nome in un dizionario sudafricano vinto ad una gara.

Canon: il nome originale dell’aziende era Kwanon, in omaggio a Guanyin, la divinità buddista della misericordia; nel 1935, in un’ottica di diffusione globale, è stato semplificato in Canon.

L’ho letto e mi è piaciuto

Un personaggio, un racconto, a volte anche una semplice parola può colpire l’immaginazione di un imprenditore e … passare alla storia.

Starbucks: il nome deriva da un personaggio del romanzo di Herman Melville, “Moby Dick”, in cui il primo ufficiale della baleniera Pequod si chiama proprio Starbuck.

Nike: trae origine dal nome della dea greca della vittoria “Nike”.

Amazon.com: Jeff Bezos non era soddisfatto del nome “cadabra.com” (perché assomigliava troppo alla parola “cadaver“), e stava cercando di una parola che iniziasse per “A”, in modo da comparire ai primi posti negli elenchi alfabetici. Sfogliando un dizionario, trova “Amazon”, il fiume Rio delle Amazzoni, che, per dimensioni e caratteristiche, lo conquista.

Sony: nasce dalla fusione di “Sonus”, che in latino significa “suono”, con “Sonny”, che nello slang americano indica un tipo sveglio.

Yahoo!: i fondatori, David Filo e Jerry Yang, all’inizio volevano usare “Jerry and David’s Guide to the World Wide Web“, poi (per fortuna) hanno optato per “Yahoo”, termine usato da Jonathan Swift, ne “I Viaggi di Gulliver”, per indicare una persona rude; in un secondo tempo hanno giustificato la loro scelta con l’acronimo “Yet Another Hierarchical Officious Oracle” ( “ancora un altro oracolo gerarchico ufficioso”)

Abbreviamo (con intelligenza)

La necessità di contrarre nomi eccessivamente lunghi può rappresentare un’occasione per individuare soluzioni originali.

Intel: il nome originale, INTegrated Electronics, è stato abbreviato in “Intel”, che richiama anche l’inzio della parola “intelligent”.

Nikon: nasce dalla contrazione di “Nippon Kogaku”, che vuol dire “Ottica giapponese”.

Nissan: è l’abbreviazione di Nippon Sangyo, che significa “Industrie Giapponesi”.

3M: il nome della società, fondata nel 1902, era “Minnesota Mining and Manufacturing Society” è stato contratto in 3M. L’azienda detiene marchi come “scotch”, “post-it” divenuti sinonimi, nel linguaggio comune, di nastro adesivo e di bigliettino adesivo.

Skype: Niklas Zennström e Janus Friis, gli sviluppatori, avevano pensato al nome “Skyper”, fusione di “Sky”, cielo, e “per”, abbreviazione di peer-to-peer, ma il dominio era già occupato e optarono, quindi, per “Skype”.

La prima idea che mi viene in mente

Virgin: durante una delle prime riunioni, Richard Branson chiese suggerimenti per un nome d’impatto e uno dei presenti propose scherzosamente: “Virgin: qui siamo tutti vergini per quanto riguarda il mondo degli affari”.

Mi auguro che questi aneddoti ti abbiano divertito e abbiano stimolato la tua curiosità, un giorno, magari, potrebbero anche esserti di ispirazione 😉

6 commenti su “Curiosità e branding: perché le aziende si chiamano così?

  1. Square Media Agency

    Articolo molto bello ed interessante, complimenti.
    Diciamo che molta parte dell’attività di brand identity viene messa in discussione quando vieni a sapere che la creazione del nome di enormi multinazionali è derivata da frasi estemporanee!
    Abbiamo collezionato alcune curiosità su brand famosi (tra i quali anche alcuni da te già citati), saremmo lieti se ci dessi uno sguardo: Web Agency

    Buona serata!

    1. Giovanni Lucarelli Autore articolo

      Grazie per l’apprezzamento!

      Darò, presto, un’occhiata al post: sono irrimediabilmente curioso 😉

    1. Giovanni Lucarelli Autore articolo

      Ciao Marco,
      ti confermo che l’acronimo IKEA è formato dalle iniziali del fondatore, Ingvar Kamprad, e da quelle della fattoria (Elmtaryd) e del villaggio (Agunnaryd) in cui abitava da ragazzo.

  2. Céline

    Ciao Giovanni, sto impazzendo per trovare l’origine del nome PayPal, che secondo me potrebbe significare proprio “pagamento amico”. Che dici? Mi puoi aiutare? Grazie mille e il tuo sito è interessantissimo! Céline

    1. Giovanni Lucarelli Autore articolo

      Ciao Céline,
      grazie per il tuo apprezzamento sul mio blog e sul mio lavoro 😉

      La tua domanda è interessante visto che non è facile trovare, in rete, indicazioni univoche sull’origine del nome PayPal. Una delle più attendibili (trovata su Quora) sostiene che il nome derivi da “paying your pal”, cioè “paga il tuo amico”, visto che, all’inizio, il servizio era focalizzato su trasferimenti di denaro peer to peer.

      Spero di esserti stato utile …

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