Ci sono alcune idee semplici, intuitive, creative, che risolvono un problema in modo completo, efficiente ed efficace. Sono di quelle idee che, appena le ascoltiamo, ci sorprendono e ci fanno sospirare: “Perché non è venuto in mente a me?”
Vediamo qualche storia di idee particolarmente creative.
Una idea nata al bar
Justin Kauszler e Ace Callwood, due brillanti ragazzi di Richmond, stavano lavorando al Cycle Stay (un porta bici con un sistema di sicurezza integrato) come project work finale per un Master in imprenditorialità.
Andavano spesso all’Harrison Street Cafe e il loro lavoro procedeva speditamente. Un lunedì mattina, tornati in ufficio dopo un intenso weekend di lavoro, facevano fatica ad applicarsi: “Dude, it’s too quiet in here …”, confida Justin all’amico. Chiedono al capo di poter andare con i loro pc al bar per lavorare meglio, ma lui (come capita a volte) non glielo permette.
Dalla frustrazione nasce un’idea originale: portare i suoni del coffe shop in ufficio.
Si recano all’Harrison Street Cafe, registrano i diversi suoni (il sibilo della macchina del caffè, il mormorio delle persone che chiacchierano, i rumori di piatti e bicchieri, ecc.) e mixano il tutto.
Coinvolgono nel loro progetto stravagante anche Nicole Horton, una brava (e bella) graphic design, e Tommy Nicholas, un nerd “smanettone”.
Il 4 marzo 2012 lanciano il sito coffitivity.com: il primo giorno ricevono circa 100 visite, il secondo oltre 45.000 e il server va in crash. Dopo un opportuno ridimensionamento, il sito si “stabilizza” su circa 1,7 milioni di visualizzazioni di pagine (e oltre 650.000 visitatori unici).
La loro idea desta la curiosità e l’interesse di diverse testate giornalistiche (NewYork Times, Lifehacher, Time, Inc, Ledbury, ecc.) dentro e fuori del web. Il TIME inserisce coffitivity.com tra i migliori 50 siti web del 2013.
Vediamo la seconda storia.
Un piano (diabolicamente) creativo
L’FBI era riuscita ad infiltrare, nel 2003, due agenti (un uomo e una donna) in un’organizzazione internazionale che contrabbandava droga, sigarette e denaro falso. La coppia aveva lavorato per diversi anni, sotto copertura, fino a guadagnare la fiducia dei “personaggi chiave” al livello più alto dell’organizzazione.
Il problema era riuscire a catturare, contemporaneamente, tutti i leader, senza che potessero fuggire né distruggere le merci contrabbandate. I due agenti (i cui nomi, ovviamente, non sono stati divulgati) hanno finto di avere una relazione e, dopo qualche mese, hanno invitato tutti i trafficanti al loro (falso) matrimonio.
Le nozze sarebbero state celebrate il 20 agosto del 2005, a bordo dello yacht “Royal Charm”, ormeggiato appena fuori Atlantic City, nel New Jersey. L’appuntamento era al porto, in un magazzino addobbato a festa, in cui gli ospiti sarebbero stati accolti e poi trasportati a bordo dello yacht.
Man mano che arrivano, i leader dell’organizzazione criminale trovavano, però, agenti dell’FBI ad accoglierli. Il risultato dell’operazione “Royal Charm”, secondo John Pistole, Vicedirettore dell’FBI, è stato eccellente: 57 persone arrestate, 3,3 milioni di dollari di denaro falso, 2 milioni di dollari di sigarette contraffatte, 36.000 pasticche di ecstasy e oltre mezzo chilo di metamfetamina sequestrati.
Ecco l’ultima storia.
Una trovata che cambia la vita
Alex Tew ha vent’anni, è uno studente e vive nel Wiltshire, nel sud ovest dell’Inghilterra. Vorrebbe studiare all’università ma non ha abbastanza soldi. Non vuole chiedere un prestito, né barcamenarsi tra mille piccoli lavori come fanno alcuni suoi coetanei.
Riflette per giorni su come potrebbe guadagnare, in poco tempo e con poca fatica, una cifra capace di coprire l’intero costo degli studi universitari. Una sera, dopo decine di idee scartate, ha un’intuizione che gli sembra interessante: creare una pagina web e vendere ogni singolo pixel come spazio pubblicitario.
Disegna una pagina formata da un’unica immagine suddivisa in aree cliccabili delle dimensioni di 10 x 10 pixel, intende vendere ogni pixel a un dollaro, la pagina ne contiene un milione: se riuscisse a venderli tutto, o comunque la maggior parte, avrebbe risolto i suoi problemi.
Acquista un dominio e, il 26 agosto del 2005, mette on-line il sito che chiama, ottimisticamente, “The million dollar”. Dopo tre giorni vende il primo blocco (20×20) ad un sito musicale e, in appena due settimane, guadagna i soldi per il primo anno d’università.
La sua idea, grazie al passaparola, fa il giro del web e attira l’attenzione di giornali inglesi come il Daily Telegraph, il Guardian e il Sun. Il suo sito è uno dei più visitati e, a dicembre del 2005, ha venduto 990.000 pixel. I restanti vengono messi all’asta su eBay a gennaio 2006 e venduti per 38.100 dollari. Alex Tew, con un’ottima idea e un investimento di circa 50 dollari, guadagna, alla fine, 1.028.100 dollari.
Cosa puoi imparare da queste storie?
Queste sembrano situazioni straordinarie in cui i protagonisti hanno avuto un’intuizione decisamente “creativa” che ha cambiato la loro vita. Se guardiamo con attenzione, però, possiamo individuare alcuni elementi, comuni a tutte le storie, che non sono poi così straordinari.
Gli elementi chiave sono:
– Un “problema” sfidante (a volte complesso) da risolvere;
– la capacità di pensare “out of the box” per generare tante soluzioni creative;
– l’abilità di selezionare (nell’ampio ventaglio di possibilità) la proposta più innovativa ed efficiente;
– la concretezza e la determinazione per realizzare, in pratica, la soluzione.