Ci sono alcune storie, come quella di Caine, che mi colpiscono. Mi sorprendono per la creatività, la semplicità, l’ammirazione e la commozione che suscitano. Tanti ragazzini non riescono ad ottenere quello che desiderano, tanti ragazzini crescono in famiglie con difficoltà economiche, i più creativi riescono ad inventare ciò che manca loro.
Tante idee, pochi soldi (e pochi strumenti)
Cominciamo dall’inizio: Caine Monroy è un ragazzino di 9 anni che vive a Los Angeles. Durante l’estate 2011 non ha possibilità di andare in vacanza, perché suo padre lavora in un’officina di pezzi di ricambio per auto e non può concedersi ferie. Il piccolo Caine all’inizio si annoia (parlavo dell’importanza della noia nel post “Lo smartphone soffoca la tua creatività?”), poi decide di creare una sala giochi: raccoglie scatoloni, nastro adesivo, tubi di plastica, vecchi giochi (palline, ecc.) e costruisce una serie di “attrazioni”.
Non riesce, però, a trovare dei clienti per la sua sala giochi: le persone che frequentano l’officina del padre sono sempre indaffarate e non si fermano da lui. Caine non si arrende, continua ad aspettare e a perfezionare i suoi giochi. Un giorno Nirvan Mullick è alla ricerca di una maniglia di ricambio per la sua auto, vede la sala giochi di Caine e ne rimane affascinato.
Dopo aver sperimentato le varie attrazioni, Mullick, che è un regista, chiede il permesso di girare un video, perché la storia di Caine, secondo lui, merita di essere raccontata. Il video, caricato su Youtube, diventa subito virale (oggi conta oltre 10 milioni di visualizzazioni) e Caine diventa una star.
Mullick organizza, tramite Facebook, un flash mob che porta alcune centinaia di clienti nella sala giochi di Caine. Viene lanciata anche una raccolta fondi, per finanziare gli studi del ragazzo, con lo slogan “Immaginate cosa potrebbe costruire questo bimbo con una laurea in ingegneria“; sono stati raccolti, finora, circa 240.000 dollari.
Ecco il video:
Ma le storie affascinanti e creative non rimangono circoscritte: si diffondono e producono effetti sorprendenti.
Le idee creative si accendono le une con le altre
La storia di Caine, ricca di creatività, ingegno e buona volontà, ha affascinato e ispirato tante persone. Alcune hanno deciso di dare vita alla Imagination Foudation, una fondazione no-profit che ha l’obiettivo di “Promuovere e finanziare la creatività e l’imprenditorialità in bambini di tutto il mondo per raccogliere una nuova generazione di innovatori e problem solver che hanno gli strumenti necessari per costruire il mondo che immaginano“.
La Imagination Foundation organizza eventi speciali (come la Global Cardboard Challenge), raccoglie e diffonde storie di bambini e comunità creative (come il progetto The Storybook) e stimola la creazione di nuove sedi “Imagination” in tutto il mondo. Mira a creare un movimento per aiutare i bambini e le comunità a promuovere la creatività attraverso il gioco creativo.
La “Annual Global Cardboard Challenge”, organizzata ogni anno, all’inizio di ottobre, è una giornata dedicata alla creatività e al divertimento, in cui bambini di tutto il mondo, coordinato da genitori o insegnanti, si cimentano nell’ideare e nel costruire giochi ed “attrazioni” con cartone e altri materiali di recupero.
Ha coinvolto, in dieci anni, oltre 2.000.000 ragazzini e ragazzine in 46 Paesi. Caine ha ispirato tanti coetanei e scatenato un’ondata di creatività di cartone dai cortili alle aule di tutto il mondo
La morale della favola (creativa)
Che cosa possiamo imparare da questa storia di Caine Monroy?
- Se c’è una “situazione frustrante”, non limitiamoci a lamentarci e cerchiamo di fare qualcosa per risolverla o, comunque, per renderla più accettabile;
- Cerchiamo di migliorare la nostra idea, ogni giorno, perché potrebbe arrivare, all’improvviso, un’occasione per poterne parlare o per mostrarla a persone interessate;
- Le buone idee si diffondono anche con il passaparola: un post sui social, un articolo, un video possono ricevere apprezzamento e (tante) condivisioni.
Una buona dose di creatività e, non neghiamolo, un’ottima opportunità di comunicazione hanno permesso di trasformare una semplice idea in un fenomeno di fermento mondiale. Come ammoniva Victor Hugo: ”Nulla è più forte di un’idea di cui è giunto il momento”.
Commossa, entusiasta e fiduciosa. Ecco: ha generato in me soprattutto tanta fiducia . Questo mondo ce la può fare 🙂
Grazie Valeria,
mi fa molto piacere che questa storia di creatività e passione abbia generato in te emozioni positive 😉