Sette “brainsets” per una mente creativa

Brainset

Come è possibile rendere più creativa la nostra mente? Ci sono alcuni accorgimenti nel nostro modo di pensare o di agire che favoriscono lo sviluppo della creatività?

Shelley Carson, ricercatrice presso l’Harvard University, nei suoi studi sui processi creativi ha individuato un modello originale, che ha chiamato C.R.E.A.T.E.S., particolarmente utile per sviluppare la creatività.

C.R.E.A.T.E.S. rappresenta una chiave di lettura per comprendere il ruolo del cervello nel processo creativo” – ha affermato la Carson – “Dalle ricerche psicofisiologiche e di imaging cerebrale è emerso che esistono diversi pattern di attivazione cerebrale per i diversi aspetti del processo creativo. Ho individuato, finora, sette pattern (che chiamo brainset) che sembrano identificare il successo nelle varie fasi di generazione, valutazione, elaborazione e realizzazione delle idee.”

Di questi sette atteggiamenti mentali (brainsets), che facilitano il pensiero creativo, alcuni ci appaiono più familiari, altri sono un po’ distanti dal nostro modo di pensare e di agire, sono più “lontani”, insomma, dalla nostra “zona di confort”.

Vediamoli insieme.

1. Absorb Brainset
Aprire la mente a nuove intuizioni (interne o esterne).

Quando attiviamo questo brainset, spalanchiamo la mente a nuove esperienze e a nuove idee. Diventiamo più ricettivi agli stimoli sensoriali dell’ambiente che ci circonda, osserviamo con occhi più curiosi, ecc. Poniamo maggiore attenzione anche alle riflessioni interiori, alle intuizioni, spesso inconsce, che ci vengono in mente mentre svolgiamo attività di routine (leggere, passeggiare, lavare i piatti, ecc.). Sono frequenti, quando siamo in questo brainset, delle illuminazioni improvvise (insight), che ci consentono di comprendere o di creare qualcosa di nuovo.

Suggerimento: Scegli, ogni mattina, un colore e annota, durante tutta la giornata, i vari oggetti di quel colore che ti capita di vedere.

2. Envision Brainset
immaginare e pensare visivamente.

L’immaginazione è la capacità di formare delle immagini nella nostra mente, di colorarle, di giocarci fino a trasformarle in qualcosa di originale. Con l’Envision brainset siamo in grado di rappresentare oggetti reali (prodotti, modelli, ecc.), oppure di raffigurare idee e forme che (ancora) non esistono.

Suggerimento: Dedica qualche minuto ad esplorare, nel tuo ambito di lavoro, scenari insoliti ed innovativi. Domandati “Che cosa accadrebbe se … (il mio servizio/prodotto fosse proibito, non esistesse più il denaro, ecc.)?”.

3. Connect Brainset
cogliere le connessioni (anche le più disparate).

Questo è il brainset del pensiero divergente; lo attiviamo per generare un ampio ventaglio di soluzioni che siano efficienti ed innovative. Grazie a questo atteggiamento mentale, è possibile percepire collegamenti tra elementi o concetti che sono considerati piuttosto “distanti” tra loro. La capacità di collegare e ricombinare questi elementi in idee nuove e utili è uno degli aspetti chiave della creatività e rende il Connect brainset, secondo Shelley Carson, uno strumento prezioso nella “cassetta degli attrezzi” delle persone creative.

Suggerimento: Pensa ad un problema o una sfida che stai affrontando; apri un libro che hai a portata di mano, prendi la prima parola su cui si posa il tuo sguardo e cerca delle “connessioni creative” tra questa parola e la tua sfida.

4. Reason Brainset 
Pianificare, prendere decisioni e risolvere i problemi.

Permette di individuare, tramite il pensiero convergente, le modalità più consone per realizzare un’idea. Lo sperimentiamo quando prendiamo delle decisioni sulle strategie da seguire, oppure quando utilizziamo delle tecniche per raffinare e migliorare le soluzioni. Sono molti i personaggi creativi (come Thomas Edison, Charles Darwin, ecc.) che, secondo la Carson, hanno fatto ampio ricorso a questo atteggiamento mentale. È il tipico approccio di riflessione, esemplificato dalla celebre statua “Il pensatore” di Auguste Rodin.

Suggerimento: Scegli l’idea che ti sembra più promettente e domandati: “Come intendo realizzare questa mia idea?”, “Chi desidero coinvolgere nel mio progetto?”.

5. Evaluate Brainset 
valutare se un’idea merita di essere sviluppata

È l’occhio critico, di cui parlava anche Walt Disney (“Creativo come Walt Disney”), che consente di giudicare il “valore” delle idee (prodotti, modelli, processi, ecc.). Dopo aver generato un gran numero di proposte, infatti, è necessario “filtrarle” e selezionarle in base a criteri di efficienza, originalità, ecc. L’Evaluate brainset consente di effettuare delle valutazioni, rapide e mirate, per decidere quali idee vale la pena sviluppare.

Suggerimento: Chiediti: “Che cosa manca, ancora, a questo progetto?”, “Cosa possiamo modificare per renderlo migliore?”.

6. Transform Brainset 
Trasformare i sentimenti negativi in energia creativa.

La creatività, l’ho accennato più volte, nasce (nella maggior parte dei casi) dalla fatica, dal disagio, dalla frustrazione. Molti autori creativi, in questo stato mentale, sono riusciti a trasformare sensazioni ed emozioni negative in energia positiva e dare vita a progetti originali (vedi il post “Emozioni e creatività vanno d’accordo?”). Questo brainset, quindi, consente di trasformare frustrazione e insoddisfazione in motivazione per realizzare idee e soluzioni innovative.

Suggerimento: Elenca le principali “frustrazioni” che vivi in questo periodo; scegli quella che ti sta più a cuore e domandati: “Quale idea o progetto potrebbe capovolgere questa situazione? ” , “Come posso trasformare questa insoddisfazione in un’occasione di successo?”.

7. Stream Brainset 
Essere in un flusso creativo (flow experience).

In questo stato mentale, i pensieri e le azioni “scorrono” in un flusso armonico e costante, quasi come se fossero orchestrati dall’esterno. Siamo in grado di produrre, con uno sforzo minimo, contenuti molto creativi. È ciò che accade ai musicisti jazz quando improvvisano, agli scrittori quando creano, di getto, storie e racconti, agli scienziati quando compiono una scoperta scientifica. L’esperienza di “flusso” può sembrare una condizione difficile da raggiungere, ma, come ho evidenziato nel post “Creativo come Thomas Edison”, lo abbiamo provato in tutte quelle occasioni in cui, completamente assorbiti da un gioco, un hobby o un’attività sportiva, non abbiamo percepito il passare del tempo (o lo stimolo della fame o del sonno).

Suggerimento: Rilassati per alcuni minuti (magari con qualche esercizio di respirazione e visualizzazione), scegli un’attività (lavorativa) che ti appassiona, datti un obiettivo sfidante (non troppo facile, ma neanche troppo difficile), focalizza la tua attenzione e le tue energie creative sull’attività stai svolgendo e  …  lasciati trasportare dal flow 😉

Per rendere la nostra mente più creativa, quindi, è necessario attivare e sperimentare tutti e  sette questi brainset, soprattutto quelli che ci appaiono lontani dalla nostra “zona di confort”.

Tu quali brainset trovi più familiari?

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