Perché le idee migliori vengono sotto la doccia?

Perché le idee migliori vengono sotto la doccia?

Mi capita spesso di tenere corsi e seminari sul Pensiero Creativo e chiedo sempre ai miei studenti in quali luoghi, o in quali circostanze, gli succede di avere le migliori idee. Moltissimi di loro mi citano al primo o al secondo posto: sotto la doccia!

A te è mai successo di arrovellarti su un problema, magari per parecchio tempo, e poi, sotto la doccia, hai avuto un’intuizione creativa? A me è capitato molte volte …

In questo articolo ti aiuterò a comprendere perché ci vengono le idee proprio quando siamo sotto la doccia e che cosa accade, dal punto di vista scientifico, nel nostro corpo e nella nostra mente.

Le reazioni che avvengono nel nostro organismo sono moltissime, come puoi intuire, per semplicità le ho raggruppate in tre ambiti: analizzeremo che cosa succede a livello psicologico, a livello neurologico e a livello cognitivo.

1. Livello psicologico

La doccia rappresenta un “cambio di stato”
Non so se ci hai mai pensato, ma la doccia rappresenta, quasi sempre, un momento di “transizione” nella nostra giornata. Alcuni la fanno al mattino, fresca ed energica, per iniziare di slancio il nuovo giorno, altri preferiscono la doccia serale, calda e rilassante, profumata, per allentare lo stress e la fatica della giornata. Ci sono anche persone, per la verità, che non fanno né per l’una né l’altra, ma questo è un loro problema (almeno finché non si siedono vicino a noi in metro o in aereo). Insomma, con la doccia indichiamo al nostro corpo e alla nostra mente che c’è un cambio di stato.

Relax per la mente
Nella doccia (di solito) siamo da soli, tranquilli, lontani da telefonate, email, notifiche, ecc. Il rumore regolare del flusso d’acqua facilita la riflessione e il fluire dei nostri pensieri.

Questo perché il rumore del flusso d’acqua è un rumore bianco, un rumore caratterizzato dall’assenza di periodicità nel tempo e da ampiezza costante su tutte le frequenze; in pratica significa che è un suono continuo e monotono. Questo tipo di rumore è particolarmente rilassante, alcune persone lo usano anche per dormire o per far addormentare i neonati. Io ricordo che alcune amiche, quando erano in difficoltà, usavano il rumore del phon per far addormentare i bambini.

John Kounios, psicologo della Drexel University (Philadelphia), è uno dei maggiori esperti mondiali dei processi creativi. Secondo Kounios sotto la doccia: “Siamo meno consapevoli dell’ambiente esterno e più consapevoli dei nostri pensieri“, Questo è uno dei motivi per cui ci tornano alla mente ricordi di esperienze passate, conoscenze, sensazioni e, ovviamente, nuove idee.

Riepilogando: a livello il livello psicologico, la doccia rappresenta un “cambio di stato”, e un momento di relax, per la mente e per il corpo, in cui diventiamo più consapevoli dei nostri pensieri.

2. Livello neurologico

Corteccia prefrontale va “a tutta birra”
La corteccia prefrontale, molto attiva durante una doccia rilassante, è dedicata all’apprendimento, alla pianificazione e, soprattutto, all’adattamento alle nuove situazioni. Come emerge dalla ricerca (“Medial prefrontal cortex as an action-outcome predictor”) di William Alexander e Joshua Brown (Università dell’Indiana).

Sotto la doccia, quindi, la nostra Corteccia prefrontale va “a tutta birra”: ma le nostre intuizioni creative sono collegate all’attività della corteccia prefrontale?

Sembra proprio di sì, secondo un interessante studio realizzato da Durstewitze Seamans, dell’Università della British Columbia di Vancouver, pubblicato, nel 2010, su Neuron.

Questi ricercatori hanno analizzato la corteccia prefrontale dei topi che stavano apprendendo nuovi compiti. Per alcuni imparare le nuove regole è stato un processo lento, con molti tentativi ed errori, e con un cambiamento lento dell’attività neuronale. Per altri topi, invece, l’apprendimento è avvenuto in modo molto veloce e ha coinvolto i neuroni della corteccia prefrontale. Questi topi imparavano molto velocemente: abbandonavano i vecchi “schemi” e comprendevano le nuove regole grazie ad un’intuizione. Il segreto di questo apprendimento veloce sembra correlato anche ad una variazione dei livelli di Dopamina.

Dopamina come se piovesse
Sotto la doccia si verifica anche un notevole aumento del flusso di Dopamina. La dopamina, probabilmente lo sai, è un neurotrasmettitore, rilasciato dal cervello (per la precisione dalla substantia nigra e dall’area tegmentale ventrale), svolge un ruolo importante per diversi aspetti: nelle dinamiche dell’attenzione, nel “circuito della gratificazione”, nell’apprendimento, e influenza il sonno e l’umore. 

Grazie a questo incremento della dopamina, le idee fluiscono con maggior facilità, le intuizioni e le immagini mentali appaiono più chiaramente, la nostra mente, insomma, sembra attraversata da un flusso di energia creativa.

La dopamina, è bene precisarlo, influisce anche sui disordini dell’umore e, in particolare, sui disturbi bipolari (che una volta erano chiamati sindromi maniaco-depressive). Kay Redfield Jamison, docente di psichiatria alla Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, nel suo libro Touched by the fire”, esamina le relazioni tra genialità e disturbi psichici. Emerge, com’è intuibile, che diversi autori considerati “maledetti”, come Virginia Woolf, Vincent Van Gogh o Ernest Hemingway, soffrivano di disturbi dell’umore.

Bene, per quanto riguarda il livello neurologico, abbiamo visto che sotto la doccia aumenta l’attività della corteccia prefrontale importante per all’apprendimento e, soprattutto, per l’adattamento alle nuove situazioni; e aumenta il flusso di dopamina che consente, tra le altre cose, una maggiore facilità nel far fluire le idee.

Vediamo adesso il terzo livello: quello cognitivo.

3. Livello cognitivo

Incubazione
Dopo aver ragionato a lungo su un problema, viene spontaneo distogliere l’attenzione, de-focalizzarci e pensare ad altro. Il cervello sotto la doccia (così come quando svolgiamo compiti di routine, come guidare, correre, nuotare, ecc.) tende spontaneamente a rielaborare i dati immagazzinati, cercando nuovi accostamenti e nuove combinazioni.

Anche l’essere lontani dalla scrivania, o da un qualsiasi supporto per scrivere, sembra tranquillizzare la mente: questo le consente di procedere liberamente e di effettuare riflessioni e associazioni inusuali. In questa fase, le conoscenze, le esperienze e le intuizioni si fondono e, come in un caleidoscopio, lasciano intravedere nuove possibilità.

Fuori dagli schemi
Gli aspetti di cui abbiamo appena parlato rendono più facile, quando siamo sotto la doccia, “svincolarci” da impasse in cui siamo rimasti imbrigliati. Riusciamo, così, a distaccarci dal solito modo di vedere le cose, dai soliti approcci e siamo in grado di percepire i problemi da punti di vista differenti. Quando allentiamo la tensione e la concentrazione, infatti, riusciamo ad immaginare alternative divergenti e, spesso, individuiamo approcci e soluzioni innovativi.

Concludendo, ci sono varie reazioni che avvengono (a livello psicologico, neurologico e cognitivo), nella nostra mente e nel nostro corpo quando siamo nella doccia:
– uno stato di rilassamento fisico e mentale,
– una maggior consapevolezza dei nostri pensieri e delle nostre emozioni,
– una maggiore attività della corteccia prefrontale mediale (che si occupa dell’apprendimento e dell’adattamento alle nuove situazioni),
– un aumento del flusso di dopamina nel cervello, lubrificante delle idee,
– una maggiore de-focalizzazione, che aiuta a pensare fuori dagli schemi

Bene a questo punto dovresti avere più chiaro perché ci capita così spesso di avere delle nuove idee sotto la doccia.

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